Cosa farò da grande?
Questa domanda che si pongono giovani ed adulti e che fa sognare in molti nei Paesi con economie forti, è quasi retorica ma diventa drammatica nei Paesi con economie deboli o attanagliate da guerre e carestie. Altro che sogni: veri e propri incubi.
L’analisi della relazione col proprio futuro, con la propria vocazione, con la missione ideale da compiere, giustifica la disperazione di molte persone, di tutte le età, che non sono più capaci di sperare e quindi non riescono a tenere in vita un’idea di futuro e a credere davvero che quello sarà il tempo in cui si realizzerà il desiderio, il progetto, la verità, il senso, la “missione impossibile”, lo scopo della propria vita. La percezione di indeterminatezza , la sensazione che sia finito il tempo della progettazione e della realizzazione dei propri desideri crea intollerabile angoscia a qualunque età.
La disparità fra mondo ricco e povero allarga il solco di quelle discriminazioni sociali ed economiche che il Rotary vuole rimuovere e s’impegna a farlo agendo localmente e globalmente per generare condizioni di sviluppo nelle comunità.
Nel calendario rotariano, il mese di ottobre è dedicato allo sviluppo economico e comunitario. Tema di assoluta rilevanza e tanto più cruciale in una fase, italiana e mondiale, di crisi economica e sociale. Ma è proprio una congiuntura così difficile e così prolungata che ha stimolato molti Club ad elaborare progetti innovativi, di formazione professionale, di supporto a percorsi di crescita specialmente dedicati ai giovani. L’immenso bacino di competenze, di professionalità, di capacità imprenditoriali di cui il Rotary dispone e che può mettere a disposizione della società è, insieme, una ricchezza da condividere e uno stimolo a noi stessi per individuare e concretizzare soluzioni innovative, per dare concrete risposte alle esigenze di un mondo che cambia ed al quale il Rotary deve sapersi adattare, per essere sempre “evoluzionario”.
Il Rotary ci ricorda come nel mondo vi siano più di 1,4 miliardi di disoccupati che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. I nostri soci promuovono lo sviluppo economico e comunitario attraverso la formazione e la creazione di progetti pilota che aiutano le popolazioni in grave difficoltà a riprendere occupazioni dignitose. Le iniziative sono diffuse ovunque con la forte “volontà di fare” (in senso di sviluppo economico) e l’interesse per la propria “comunità locale”.
I Rotariani, grazie all’azione dello Sviluppo Economico e Comunitario della Rotary Foundation, hanno la possibilità di ampliare il proprio impegno dalla comunità locale alle tante realtà che presentano, in tantissime parti del nostro pianeta, situazioni di difficoltà economica.
In tale ambito sono ricomprese tantissime iniziative, come: servizi finanziari, microcredito ed assicurativo; formazione imprenditoriale (Virgilio), leadership comunitaria e conoscenza finanziaria; sviluppo di piccole imprese e cooperative; sostegno all’agricoltura anche agevolando l’accesso ai mercati; team di formazione professionale (start up), borse di studio per programmi finalizzati allo sviluppo economico e comunitario.
Un ultimo aspetto, che poi è la condizione di ogni sviluppo economico, è rappresentato da ciò che ogni Club offre alla propria comunità ed è quel livello di coesione e di capitale sociale così necessari quando, durante gli esiti di una crisi economica con pochi precedenti e situazioni internazionali di gravi violenze e instabilità, il contesto comunitario rischia di sfaldarsi e di perdere fiducia nei valori.
Il Rotary rappresenta quell’ambito di sicuro riferimento e di chiara fiducia negli ideali di etica e di condivisione operativa di cui è necessario alimentarsi prima di ogni seria impresa.
Non abbiamo dubbi sul fatto che la nostra Associazione possa giocare un ruolo di primo piano nella ripresa di uno sviluppo di promozione umana contestualmente a quella economica. Uno sviluppo che passa attraverso la trama dei nostri progetti, del nostro servizio comunitario e internazionale, dei nostri rapporti, della nostra fiduciosa e concreta azione in aiuto delle situazioni più critiche.
Siamo portatori sani di una positività anche nei momenti più difficili e questo rende il nostro Rotary unico, concreto e operativo quanto più i soci saranno coinvolti nell’azione e nei progetti, quanto più frequenteranno e rinsalderanno tra loro i rapporti di amicizia e quanto più comunicheranno le loro motivazioni ad altre persone potenzialmente rotariane, solo così potremo diventare sempre più ciò che già siamo: un dono per il mondo!
Ma ottobre è anche il mese che rimarca un tema che per il Rotary è cruciale: la Polio. Il 24 di questo mese, infatti, si celebra la Giornata mondiale della polio. Tutti sappiamo che solo pochi Paesi nel mondo presentano ancora focolai di questa terribile malattia e che, inoltre, pochissimi (ma sempre troppi) sono i casi di polio. Il nostro impegno, dunque, non è concluso. E, quindi, tutti i Club del Distretto sono invitati a dare spazio a questo tema e, se lo credono, a dedicargli almeno un’iniziativa.
Gabrio