Marzo 2018
Mese dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie
Laudato si’, mi Signore, per sor’acqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta. (San Francesco d’Assisi)
L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani, ripeteva sempre Nelson Mandela. Senza acqua non c’è futuro. L’accesso all’acqua è un obiettivo comune. Esso è un elemento centrale nel tessuto sociale, economico e politico del paese, del continente, del mondo. Il possesso dell’acqua è stato l’origine di grandi conflitti mondiali. Possedere l’acqua è stato per i popoli della terra un grande vantaggio difeso a costo di vite umane.
L'acqua è un diritto umano – dice il Rotary -. Quando le persone, soprattutto bambini, hanno accesso all'acqua pulita, usufruiscono di strutture igienico-sanitarie e praticano l’igiene essi vivono una vita più salutare e produttiva. Dopo aver costruito i pozzi d’acqua i soci del Rotary nei progetti educativi si dedicano oggi all’igiene ed alle strutture igienico - sanitarie. Il Rotary ha lanciato una sfida globale ai rotariani chiedendo loro di lavorare insieme per migliorare la qualità e l’accesso all’educazione lavorando da vicino con le comunità per migliorare la formazione degli insegnanti, i piani di studi, gli impianti d’acqua, i servizi igienici e l’igiene. Fornire acqua e strutture igienico - sanitarie significa lavorare per la Pace, contro i conflitti e le guerre.
Tutto questo secondo una logica, quella del Rotary, di aiutare i popoli nei loro territori ed evitare le grandi “migrazioni”. Le popolazioni si spostano dalle loro terre verso aree geografiche come le nostre che reputano più interessanti e sicure e dove si riesce a vivere in sicurezza, dove si può lavorare, usufruire di servizi, crescere i propri figli. Questi grandi spostamenti definiti “migrazioni” creano disagi a noi popoli storici di questi territori.
Abbiamo da poche ore superato una estenuante campagna elettorale italiana nella quale si è fortemente dibattuto sulle grandi emigrazioni e sulla necessità di aiutare le popolazioni in difficoltà che fuggono dalle guerre, gli eccidi e le sofferenze. Il Rotary, oramai da decenni, ha seguito questa politica e portato investimenti ed aiuti alle popolazioni del terzo mondo direttamente nei loro territori.
I progetti realizzati dal Rotary in generale e dal nostro Distretto in particolare, sono innumerevoli e tutti tesi a migliorare le condizioni di vita e di benessere con interventi alle popolazioni in difficoltà direttamente nelle terre dove sono nati, cresciuti e vivono.
Ricorderemo quando anni or sono si verificò il drammatico esodo degli albanesi verso l’Italia. Essi venivano nel nostro paese per ricercare lavoro, per vivere in modo decente, cosa che non era per loro possibile fare nella loro patria. In quel momento il Distretto 2090, fu aggregato ai fragili Rotary dell’Albania ed intervenne aiutando il popolo albanese direttamente nella loro terra realizzando tanti interventi e ricorderete, un acquedotto a Durazzo. Si trattò di un progetto storico di grande impatto che risolse il problema dell’acqua in una parte importante di quella città.
Una posizione questa decisamente antesignana rispetto a quanto oggi la politica va dicendo ed affermando. Questo concetto degli aiuti rotariani portati direttamente dove vivono i popoli in difficoltà è una tradizione della nostra Associazione e rappresenta senza ombra di dubbio la strada da seguire.
Portare infrastrutture e servizi là dove c’è bisogno significa lavorare per la pace, significa sedare i
conflitti e offrire a tutti occasioni di benessere, offrire servizi significa pacificare le genti. Per fare
questo la nostra Associazione c’è e ci sarà sempre, pronta a “servire”, a dare un contributo fattivo.
Nel mese di marzo tra il 12 ed il 18 marzo si celebrerà anche la settimana mondiale del Rotaract. A tale
proposito, forse non a caso, il giorno 10 marzo si svolgerà a Perugia l’Assemblea Rotaract del Distretto
2090. Siamo tutti invitati a partecipare per manifestare la nostra presenza e la vicinanza ai giovani che
rappresentano il nostro futuro.
Da alcuni anni nelle Assemblee Internazionali di San Diego i diversi Presidenti Internazionali
ribadiscono l’importanza del Rotaract, la necessità di tenere in osservazione i rotaractiani e di
consentire loro la possibilità di entrare nel Rotary se i nostri club li riterranno idonei e se loro stessi
avranno in animo di continuare l’esperienza di servizio svolta nell’associazione giovanile.
È necessario ricordare l’importante possibilità data dalla recente normativa varata nel 2016 dal
Consiglio di Legislazione di consentire la “doppia affiliazione”, rendendo possibile ad un rotaractiano
sotto i trenta anni di rimanere nel Rotaract ma di entrare contemporaneamente nel Rotary. Certo
sarebbe necessario agevolare questi accessi con una saggia politica delle quote economiche e
soprattutto sviluppando la grande disponibilità dell’accoglienza nei confronti delle Nuove Generazioni.
Il Rotary International raccomanda sempre più spesso a tutti questo indirizzo, raccomanda di guardare
con occhi benevoli i nostri volenterosi giovani abituati e pronti a servire già da alcuni anni. Non
perdiamo queste possibilità e queste risorse ci dice il Rotary International.
Riusciremo però a fare questo o riterremo ancora che si debbano porre ostacoli all’ingresso di giovani
rotaractiani? Forse perché ancora poco affermati nella professione? Perché troppo fragili? Perché non
manifestano ancora la mentalità che noi più adulti desidereremmo?
Investiamo si di loro ci rammenta il Rotary International non ce ne pentiremo!
Sono ancora pochi i club pronti a questi passaggi ed a questi ingressi di giovani, ancora troppo spesso li
lasciamo sfuggire e lasciamo che accedano ad altri lidi. In questo senso è necessario che riprendiamo il
senso del rinnovamento delle nostre compagini è necessario che ritroviamo il senso della deontologia
rotariana, il senso della saggezza, della sensibilità, della maturità, della disponibilità, dell’equilibrio,
della correttezza.
Spesso non diamo segnali positivi e molti nostri atteggiamenti e posizioni sono criticabili. Talvolta ci
sentiamo anche dire che predichiamo bene ma razzoliamo decisamente male, che siamo arrivisti,
arroganti e presuntuosi e talvolta i nostri giovani non accettano di essere dei nostri perché ci sono cose
che a loro non piacciono.
Vero, anzi verissimo ed in questo senso dobbiamo cercare la misura dei nostri comportamenti, cercare
l’equilibrio, cercare di ragionare e comportarci di nuovo in modo e con spirito rotariano.
Nei saluti finali due calorosi auguri:
- in occasione dell’ 8 marzo, alle Donne nostre care Socie ed alle Donne nostre amate Compagne e Mogli nella vita;
- a Voi tutti ed alle Vostre Famiglie per una Buona e Santa Pasqua.
Valerio Borzacchini