Carissimi tutti,
torniamo ancora a parlare di “Pace” dopo le riflessioni fatte nella scorsa lettera di dicembre.
Lo strumento rotariano per raggiungere la pace è rappresentato dai “Progetti di Servizio”.
Attraverso i “Progetti” nelle diverse aree del mondo in difficoltà, le “borse della pace” e le “borse di studio” i rotariani si adoperano per risolvere le cause strutturali alla base dei conflitti: la povertà, la disuguaglianza, le tensioni etniche, la mancanza di lavoro, la sbagliata distribuzione delle risorse (tanto è dato a pochi mentre la moltitudine non ha nulla), la mancanza di beni preziosi per la vita come l’acqua, le malattie, la mancanza d’istruzione, l’azione negativa verso donne, bambini, anziani, diversamente abili e le categorie sociali più deboli.
Queste condizioni psicologiche portano ad una grande instabilità degli animi degli esseri umani, li porta a reagire negativamente rispetto ai problemi e li conduce ai conflitti.
Raggiungere la “pace” non significa per il Rotary solo annullare i conflitti bellici ma anche e soprattutto portare libertà, sicurezza e felicità nei diversi territori del mondo. Raggiungere la pace è uno degli obiettivi centrali della Missione del Rotary.
Per svariati anni il Progetto dell’Eradicazione della Poliomelite ha rappresentato un obiettivo emblematico una meta da raggiungere. Combattere una malattia così pesante ha rappresentato e rappresenta ancora un vero “esempio mondiale” di ciò che si può fare contro tutti i mali del mondo e la strada da imboccare per raggiungere la “Pace”.
Non a caso il Mese della Pace è Febbraio ed il 23 febbraio è l’anniversario della prima riunione rotariana. In quel giorno emblematico del 1905 nella stanza n. 711 dell’Unity Building di Chicago quattro amici Paul Percy Harris avvocato, Sylvester Schiele commerciante di carbone, Gustav E. Loehr ingegnere minerario e Hiram E. Shorey sarto, si ritrovarono in una prima riunione che contribuì pochi anni dopo a costituire il Rotary Club, associazione della quale tutti noi oggi facciamo parte.
In quella giornata furono fissate le filosofie del Rotary, quel Service above self - Servire al di sopra di ogni interesse personale che divenne ed è il nostro principio essenziale.
Fu forse in quella mitica riunione tra persone serie nella tormentata Chicago dei primi del novecento che si individuarono i valori del Rotary: il “servizio” attività generata da una rete internazionale di rotariani accomunati dall'ideale del servire per raggiungere la pace tra i popoli e sedare i conflitti; l’”amicizia” che deve coltivare lo sviluppo di rapporti interpersonali con l’obiettivo del servizio e deve condurre all’”unità” tra i diversi membri del Rotary all’interno dell’associazione basati anche e soprattutto sulla “tolleranza”, atteggiamento che può senz’altro permettere di stare insieme nonostante la diversità di idee, fedi religiose e politiche, caratteri; gli elevati principi di “integrità morale” nello svolgimento delle attività professionali, nei rapporti di lavoro e più in generale di individuo che vive nella società civile e che deve essere portatore di quell’”ideale rotariano” che lo rende riconoscibile e portatore di una “leadership” basata soprattutto sull’esempio del proprio comportamento.
In questo mese di febbraio dunque ricordiamoci di festeggiare l’anniversario del Rotary con eventi di musica, spettacolo, cultura ma anche con semplici riunioni rispolverando e mettendo a punto i valori di base ed i comportamenti rotariani.
La “Pace”, va raggiunta però non solo nel mondo e nei grandi conflitti ma anche nella nostra società.
Da dove nel nostro piccolo iniziamo però a lavorare per la “Pace”?
“Se vogliamo costruire la pace nel mondo, costruiamola in primo luogo dentro ciascuno di noi” ci dice il Dalai Lama in una sua massima, nella convinzione che la serenità e la pace interiore di tutti noi esseri umani sia alla base di ciò che poi riusciamo a portare al di fuori.
Amiamo prima di tutto la nostra famiglia ci dice Madre Teresa di Calcutta (rivedete la lettera di dicembre) e con coraggio e determinazione iniziamo proprio dai conflitti delle nostre famiglie, partiamo dalle piccole cose per ritrovarci a farne di grandi e grandissime, quasi non ce ne accorgeremo.
Molto spesso nelle nostre famiglie esistono piccoli conflitti e rivalità ma anche nei nostri club.
In molti club esistono conflitti più o meno rilevanti tra i soci o gruppi di soci e questo rappresenta sicuramente uno dei problemi del Rotary.
“La pace e la tolleranza sono le nostre politiche migliori, vorrei tanto che ci fosse permesso perseguirle” ebbe a dichiarare Thomas Jefferson, uno dei più importanti Presidenti degli Stati Uniti d’America.
Spesso le situazioni non ci permettono di perseguire la tolleranza e la pace, i conflitti più o meno grandi permangono ed incidono profondamente sull’amicizia e la vita del club ne risente.
Il nostro Distretto sta entrando ora in un periodo delicato dell’anno, la nomina del Governatore dell’anno rotariano. Alcuni anni fa abbiamo scelto un sistema di voto estremamente democratico, aperto, un sistema nel quale si da l’opportunità di scelta al singolo socio ed è il socio che elegge il Governatore. Bello, ma gestiamo bene questa democrazia di base, non lasciamoci prendere dai “consigli di voto” e dalle “promesse” che potrebbero circolare. Lasciamo queste cose ai politici che in questi stessi tempi ci stanno riempiendo la testa di parole e promesse appunto.
Il Rotary International ci indica che è necessario scegliere il “… candidato più qualificato all’incarico di dirigente del Rotary …”. Come fare però per raggiungere questo obiettivo?
È necessario che ciascun socio verifichi se i candidati posseggono requisiti essenziali come: qualità morali, competenze professionali, prestigio sociale e più di ogni altra cosa l’esperienza rotariana.
Ciascun socio legga i Curriculum dei nostri amici candidati non sono ne lunghi ne complicati, partecipi alla Assemblea elettiva e con la propria testa scelga il candidato che ritiene migliore.
Non appoggiamoci al “.. ci dicono che …”, o peggio ancora al “… fai tu per me …”, non facciamoci ammaliare da promesse di incarichi che saranno dati e ricordiamo che è vietata ogni e qualsiasi azione promozionale di questo o quel candidato sia diretta che indiretta, segnaliamo immediatamente chi fa campagna elettorale.
Siamo attenti cari Presidenti e Soci a non dividere le nostre Assemblee, non trasformiamo il confronto pacato e sereno sulla scelta dei candidati in conflitti pro e contro questo o quello; è già successo in passato e ci stiamo ancora curando le ferite.
Mi raccomando equilibrio, correttezza, saggezza riguardando valori e le regole del Rotary, i conflitti vanno risolti e non creati! Anche e soprattutto con questi modi di fare manterremo la “Pace” nella nostra Associazione! Un caro abbraccio e saluto da
Valerio